venerdì 27 marzo 2015

OMICIDIO MEREDITH KERCHER: SINORA CINQUE SENTENZE CON LA CERTEZZA DELL'INCERTEZZA TOTALE

Sentenze deboli
Le cinque sentenze sinora emesse "In nome del popolo italiano" sono deboli, contraddittorie e settoriali, difatti, nessun analizza e risolve i fatti, gli indizi e gli eventi in modo sistemico-globale tenendo conto di TUTTI I FATTORI: alcune ritengono gli indizi "topici" (in seguito elencati) come certi, gravi, precisi e concordanti, altre ritengono tali indizi come sbagliati o incerti: in tal modo ogni elemento assume valore, qualità, significato, peso e ruolo diversi...secondo la mente e il pensiero di chi lo analizza e il perché.
Sicuramente è avvilente che gli elementi raccolti nella fase delle indagini preliminari e di accusa (tutti acquisiti "in nome del popolo italiano") debbano essere discussi partendo da obiettivi opposti come in guerre di religione, senza arrivare a una conclusione certa.

Indizi "topici" incerti
Ecco gli indizi "topici" che ogni sentenza vede in modo diverso dalle altre:
"IL DNA sul gancetto del reggiseno di Meredith è di Raffaele Sollecito, quindi Sollecito era presente attivamente all'azione esecutiva": in realtà non vi è nessuna certezza in tal senso, trattasi di forzatura ideologica e di accomodamento allo scopo finale.
"Il DNA sul coltello sequestrato a casa di Sollecito è duplice, uno è di Amanda Knox, l'altro è di Meredith Kercher la vittima": se così fosse il caso sarebbe chiuso, ma l'elemento è estremamente incerto.
"Lo scenario che Rudi Guede abbia ucciso Meredith in concorso con Amanda e Raffaele è dimostrato, ergo...": invece non vi è nessuna prova che tale concorso si sia verificato, è l'errore logico che si chiama "petizione di principio".
"Meredith è stata uccisa con due coltelli diversi, quindi almeno due assassini": trattasi di mera congettura e di adattamento delle conclusioni all'ipotesi iniziale. Manca una perizia con conclusioni certe in tal senso.
"Meredith praticava arti marziali, quindi, non presentando tracce di difesa attiva significa che è stata soverchiata da almeno due persone": trattasi di allegra considerazione, perché una ragazza che pesa 50 kg se aggredita da un soggetto che ne pesa 80, armato e violento, è bloccata dal terrore: se Meredith fosse stata superesperta di combattimento ed autodifesa ed addestrata al pericolo allora l'enunciato avrebbe senso... ma non era così!
"Vi è stata un'attività di messinscena di furto organizzata da Amanda e Raffaele perché Rudi Guede non aveva interesse a farla, quindi i due sono colpevoli": non vi è nessuna prova che l'alterazione sia opera di Amanda e Raffaele, ci troviamo nuovamente di fronte all'errore di "petizione di principio".
"L'orario della morte di Meredith è fissato verso le 23 circa, e questo inchioda Amanda e Raffaele, i quali hanno prodotto alibi assente o falso": qui si tratta del bicchiere mezzo pieno o mezzo visto...visto non di profilo ma dall'alto. In realtà l'orario della morte è incerto, tanto che i medici legali lo inquadrano fra le ore 21 e le ore 24. Manca una perizia con conclusioni certe in tal senso.
"Il movente è del tipo perdita del controllo, andare oltre il male, di un gioco erotico di gruppo finito male: gruppo formato da Rudi, Amanda e Raffaele": trattasi di congettura, anche perché ogni sentenza ha ipotizzato (senza dimostrare alcunché) moventi diversi in situazioni diverse con comportamenti e ruoli diversi.

Sentenze guerrigliere
La sentenza di condanna di Rud Guede ha inquadrato un delitto a tre, dando per scontato per motivi non dimostrati che assieme all'ivoriano ci fossero altre persone, e ben sappiamo che il pregiudizio era nei confronti dei convitati di pietra Amanda e Raffaele. E questo presupposto basato sul nulla si è riverberato nei processi contro Amanda e Raffaele...a prescindere.
La sentenza di condanna del primo grado divinizzò le questioni dei DNA sul gancetto del reggiseno di Meredith e sul coltello sequestrato in casa di Raffaele Sollecito, ritenendo erroneamente sia che Sollecito avesse toccato il reggiseno della vittima trasferendogli con assoluta certezza il proprio DNA, sia che sul coltello da cucina ritenuto erroneamente l'arma del delitto ci fosse il DNA della vittima commisto a quello di Amanda Knox. Tale errore indusse la Corte a non disporre la perizia sul gancetto e sul coltello.
La sentenza dell'appello (Perugia) che assolse i due imputati dispose giustamente tale perizia che ribaltò il verdetto, però s'indebolì volendo spiegare per forza di cose quale fosse stato il modus operandi di Rudi Guede, così prestando il fianco alle confutazioni. Cosa che si è verificata.
La sentenza della Cassazione distrusse la sentenza assolutoria e impostò la traccia di condanna sul cemento armato del processo che sarebbe stato celebrato a Firenze.
La sentenza del secondo appello (Firenze) seguì le indicazioni della Cassazione, criticò e distrusse la sentenza assolutoria capovolgendone i presupposti, il ragionamento, i convincimenti e le conclusioni.
Tutte e cinque le sentenze hanno fatto a gara a congetturare, attribuendo alle proprie congetture le caratteristiche di certezza, di potenza e di enorme magnitudo, e a quelle non gradite le caratteristiche di incertezza, fallacia ed apoditticità.

Cosa accadrà o potrebbe accadere
Dovrebbe essere annullata la sentenza di condanna a Raffaele Sollecito per farlo processare di nuovo, indicando un nuovo binario che potrebbe portare a un'assoluzione perché la prova non si è formata: in tal modo tutti contenti, dagli inquirenti ai giudici precedenti ed alle parti. Ma sarebbe una sentenza molto coraggiosa che il Sistema, la Casta e la Tradizione dovrebbero/potrebbero inibire.
Si potrebbe aprire la caccia ad Amanda che mai tornerà in Italia e mai sarà estradata: quindi strega a furor di popolo...ma contumace...ciò basta!
Tanto un colpevole in galera c'è già: Guede Rudi Hermann!

Questo è proprio la dimostrazione della certezza della Logica, della Ragione, della Scienza e del Diritto, un mondo dove tutto è incerto grazie al fattore umano!