Sono undici anni che facciamo i salti mortali per cercare la verità a prescindere da opinioni e posizioni personali, professionali e di "schieramento".
Prof. Carmelo Lavorino
"DAL CORRIERE DELLA SERA
Morte di Claudia agostini: ripartono le verifiche
Si riapre il giallo di via della Lungara. "Non si è suicidata". Il gip ordina al pm nuove indagini.
ROMA - Si
riapre il giallo di Claudia Agostini, l’insegnante d’inglese
trovata morta in circostanze misteriose a via della Lungara la
mattina del 13 ottobre del 2003, non può essere archiviata come un
suicidio. La richiesta della procura di chiudere la tragedia come un
atto compiuto da una persona disperata è stata respinta - per la
seconda volta in undici anni - di nuovo da un gip. Rimane pertanto
indagato con l’accusa di omicidio volontario l’allora convivente
della donna, Leonardo Bellatti. Il pubblico ministero Nicola Maiorano
dovrà riesaminare da capo la scena del delitto.
Sono le otto del mattino quando Claudia, 41 anni, viene trovata morta tra due auto in via della Lungara con le mani sul petto in segno di preghiera e il volto rivolto verso il cielo. Però, buttarsi da un palazzo di 19 metri e atterrare supini sul lato opposto della strada in uno spazio stretto tra due macchine senza danneggiarne nessuna e con le mani congiunte sembra «impossibile», come già scriveva nel 2007 il gip Roberto Laviola respingendo l’ipotesi del suicidio.
Sono le otto del mattino quando Claudia, 41 anni, viene trovata morta tra due auto in via della Lungara con le mani sul petto in segno di preghiera e il volto rivolto verso il cielo. Però, buttarsi da un palazzo di 19 metri e atterrare supini sul lato opposto della strada in uno spazio stretto tra due macchine senza danneggiarne nessuna e con le mani congiunte sembra «impossibile», come già scriveva nel 2007 il gip Roberto Laviola respingendo l’ipotesi del suicidio.
Gli occhiali. Scartata la tesi del gesto volontario, i nuovi
accertamenti prendono spunto da alcune di contraddizioni emerse
dall’interrogatorio dell’indagato, che non andava più d’accordo
con la Agostini. Primo: appare anomalo che la tuta indossata dalla
donna al momento del ritrovamento non sia sporca di sangue sulla
spalla destra, dove è stata rinvenuta una ferita precedente alla
morte. Eppure l’indagato ha sostenuto che quella notte indossava
proprio quegli indumenti.
Allora sorge una domanda:la quarantunenne è stata uccisa mentre era nuda e poi vestita in un momento successivo? Ancora: gli occhiali di lei sono stati trovati nella zainetto. Anche questa appare un’anomalia: la donna è sempre stata miope e non avrebbe potuto salire fino all’ultimo piano senza gli occhiali. Il criminologo Carmelo Lavorino e l’avvocato della famiglia di Claudia, il legale Luigi Vincenzo, suggeriscono altre verifiche su strade mai battute in precedenza.
Allora sorge una domanda:la quarantunenne è stata uccisa mentre era nuda e poi vestita in un momento successivo? Ancora: gli occhiali di lei sono stati trovati nella zainetto. Anche questa appare un’anomalia: la donna è sempre stata miope e non avrebbe potuto salire fino all’ultimo piano senza gli occhiali. Il criminologo Carmelo Lavorino e l’avvocato della famiglia di Claudia, il legale Luigi Vincenzo, suggeriscono altre verifiche su strade mai battute in precedenza.