Seminario di Studi CESCRIN
"SCENA
DEL
CRIMINE
E
DNA
NUCLEARE
E
MITOCONDRIALE:
dal Giallo di Via Poma al Delitto di Brembate"
Sabato
20 Giugno h 09:45 - 13:45
Presso
LIBRERIA MEDICHINI CLODIO Piazzale
CLODIO 26 A/B/C - ROMA
PROGRAMMA
Avv.
Luigi Vincenzo. "Introduzione"
Prof.
Carmelo Lavorino. "SCENA
DEL CRIMINE "Serbatoio di dati investigativi". Analisi
Investigative Sistemiche Criminali. Casi di storia."
D.ssa
Marina Baldi. "DNA cellulare e mitocondriale; significato
criminalistico e investigativo di loci, alleli e combinazioni e
frequenze alleliche."
Prof.
Claudio Lavorino. "Limiti ed errori, danneggiamenti, esiguità
della traccia, contaminazioni del DNA."
Prof.
Emiliano Giardina / D.ssa Laura Manzo. "Genetica forense:
metodologia dei rilievi e degli accertamenti. Applicazioni
investigative."
Prof. Francesco Sidoti. "Conclusioni"
Prof. Francesco Sidoti. "Conclusioni"
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PRESENTAZIONE
DEL SEMINARIO
La SCIENZA DELLE TRACCE è di importanza fondamentale nell'investigazione criminale e nella CSI (Crime Scene Investigations) e, in in tale scienza multidisciplinare, la GENETICA FORENSE ha un peso enorme perché tratta la traccia per antonomasia, il DNA: la traccia più potente e determinate dal punto di vista identificativo, la traccia più "prodotta e dispensata" sulle scene del crimine dal "soggetto ignoto" e da tutti gli attori della vicenda criminosa.
Questo
seminario, data per scontata l'esizialità straordinaria e di enormi
peso e magnitudo dei nessi fra l'investigazione criminale,
l'attività giuridico-forense e la genetica, vuole individuare,
indicare e discutere su due aspetti principali dell'Arte: primo,
l'uso nell'attività investigativa del DNA e dei risultati della
genetica forense, sia a livello di management investigativo, sia
d'interpretazione della traccia a livello singolo/fattoriale, globale
e sistemico; secondo, i
limiti
laboratoristici della
genetica forense quali i danneggiamenti chimico-fisici del DNA, le
contaminazioni, l'esiguità del reperto, il non rispetto delle
procedure e dell'elaborazione / interpretazione finalizzata
dei dati.
In
questi ultimi anni il DNA ha risolto, da solo o combinato con le
altre discipline più o meno "vecchie" ma in continua
evoluzione (dattiloscopia, balistica, merceologia, telematica,
medicina legale...) e "nuove (BPA, WPA, RITRIDEC...), moltissimi
casi criminosi, mentre in altri è stato interpretato in modo incerto
o ambiguo perché la traccia (reperto) e/o il metodo di repertazione
e/o di elaborazione presentavano anch'essi le caratteristiche
dell'incertezza o dell'ambiguità, dell'esiguità e
dell'inutizzabilità della traccia.
Sicuramente
il problema "indagini scientifiche" o "indagini
tradizionali" è un falso problema, perchè un'Investigazione
seria, con la I maiuscola, deve avvalersi della multidisciplinarietà
della criminalistica, della criminologia, dell'intelligence, della
logica e dell'indagine sul campo e su tutti i dati e le tracce di
qualunque tipo, dati da considerare, analizzare e considerare sia a
livello singolo che sistemico-insiemistico. Di questo aspetto e falso
problema il seminario non tratta.
Il
seminario è prodromico a quello in programma per il mese di novembre
e che prevede tre giorni e venti ore di lavoro, l'intervento di dieci
relatori: da venerdì pomeriggio alla domenica ora di pranzo.
Principali
casi di storia trattati: Yara
Gambirasio, Brembate; Serena Mollicone, Arce; Meredith Kercher,
Perugia; Simonetta Cesaroni, Roma; Claudia Agostini, Roma.