Criminologia. Criminalistica. Investigazione. Scienze Forensi. Intelligence. Sicurezza. Blog collegato ai siti www.carmelolavorino.com e www.detcrime.com - Luogo di pubblicazione Roma - Autore Prof. Carmelo Lavorino Tel. 338 5849111. Criminologo, Criminalista, Investigatore criminale, Profiler, Analista Scena Crimine. www.carmelolavorino.com
lunedì 13 dicembre 2010
VITTORIA DELLA LOGICA, DELLA SCIENZA E DELLA CRIMINOLOGIA
L’annullamento della sentenza di condanna di Antonella Conserva con rinvio è la vittoria della logica, della scienza dell’investigazione criminale, del diritto e del collegio di difesa della stessa, formata dagli avvocati Eduardo Rotondi, Luigi Vincenzo e Pierluigi Anastasio, dal criminologo dott. Carmelo Lavorino e dal CESCRIN (dott. Marco Lilli, dott. Enrico Delli Compagni, d.ssa Giusy Ruffo, dr Alessandro Zumbaio e ing. Alessandro Comi) e l’investigatore Dante Davalli... segue
sabato 11 dicembre 2010
PARLA ANTONELLA CONSERVA
Dalle comunicazioni fra Antonella Conserva e il suo collegio di difesa.
Antonella, come sta vivendo questi ultimi giorni di attesa per la decisione della Cassazione? Passo le mie giornate pregando e pregando che il Signore illumini le menti dei giudici cassazionisti. Sono credente cattolica, lunedì 13 dicembre è anche il giorno di Santa Lucia e io voglio credere che la santa accetti le mie invocazioni per portare alla luce quelle verità che a Parma e poi a Bologna non hanno cercato e non hanno voluto vedere... segue
Antonella, come sta vivendo questi ultimi giorni di attesa per la decisione della Cassazione? Passo le mie giornate pregando e pregando che il Signore illumini le menti dei giudici cassazionisti. Sono credente cattolica, lunedì 13 dicembre è anche il giorno di Santa Lucia e io voglio credere che la santa accetti le mie invocazioni per portare alla luce quelle verità che a Parma e poi a Bologna non hanno cercato e non hanno voluto vedere... segue
venerdì 10 dicembre 2010
PRIME RIFLESSIONI INVESTIGATIVE SUL RAPIMENTO DI YARA
Dopo due settimane dalla scomparsa di Yara non sappiamo cosa sia accaduto realmente, sappiamo solo che alle 18,30-35 Yara è stata vista in vita per l’ultima volta mentre usciva dal centro sportivo, che alle 18,47 ha inviato un sms, che poi è scomparsa inghiottita dal buio e dal nulla, che le sue tracce si perdono in prossimità di Mapello a distanza di circa k 1,500 dal centro sportivo. Non abbiamo dati per tracciare un profilo criminale certo e definito, occorre quindi attendere le risultanze investigative, l’incrocio sistemico di tutte le dichiarazioni delle persone che sono state ascoltate dagli inquirenti, la valutazione delle posizioni spaziali e temporali di tutti i personaggi della vicenda e i loro tabulati telefonici, il background di Yara e della famiglia, l’intera storia vittimologica, il risultato dello screening dei precedenti sulla zona, l’impostazione di una matrice complessa degli avvenimenti, dei profili e dei dati emersi... segue
mercoledì 8 dicembre 2010
Tommaso Onofri: il 13 dicembre la Cassazione
L’ENTITÀ SEGRETA CHE HA ORGANIZZATO IL RAPIMENTO E LA MORTE DI TOMMASO ONOFRI... Premessa ... Gente 2.12.2010
Appello di Antonella Conserva: Sono Antonella Conserva condannata ingiustamente a 30 anni di carcere perché accusata di avere partecipato al rapimento del piccolo Tommaso Onofri, massacrato bestialmente dalla malvagità di uno o due assassini ... segue
Il ricorso per cassazione presentato dagli avvocati Pierluigi Anastasio ed Eduardo Rotondi si fonda su una pluralità di motivi. Il primo, in assoluto, è che la sentenza di secondo grado si basa su motivazioni in parte illogiche e contraddittorie, in parte fortemente carenti sotto diversi profili... segue
Appello di Antonella Conserva: Sono Antonella Conserva condannata ingiustamente a 30 anni di carcere perché accusata di avere partecipato al rapimento del piccolo Tommaso Onofri, massacrato bestialmente dalla malvagità di uno o due assassini ... segue
Il ricorso per cassazione presentato dagli avvocati Pierluigi Anastasio ed Eduardo Rotondi si fonda su una pluralità di motivi. Il primo, in assoluto, è che la sentenza di secondo grado si basa su motivazioni in parte illogiche e contraddittorie, in parte fortemente carenti sotto diversi profili... segue
giovedì 4 novembre 2010
Corso di Logica e Metodologia dell'Investigazione Criminale
Argomenti: Fondamentali di logica investigativa - Le equazioni del crimine – Gli indicatori del crimine – Deduzione, induzione, abduzione e pensiero laterale nell’analisi criminale – La tecnica investigativa del profilo criminale logico investigativo – L’analisi sistemica e il flusso logico consequenziale - Causazione e sequenze nell’indagine – Il paradigma investigativo – Gli errori logici nell’indagine. Sei incontri di sei ore l'uno:
dal 27 novembre 2010 al 5 febbraio 2011 - Iscrizione - Locandina
dal 27 novembre 2010 al 5 febbraio 2011 - Iscrizione - Locandina
mercoledì 27 ottobre 2010
Seminario di Studi CESCRIN
“STALKING - VIOLENZA SESSUALE - OMICIDIO”
Si terrà sabato 20 novembre a ROMA presso Istituto San Giuseppe al Trionfale - Sala Bacciarini - Via Giovanni Bovio 44 - Orario: 10,00 -13,00 / 15,00 - 18,00
Quota Partecipazione: € 90,00, ridotta per gli Studenti CdL Scienze dell’Investigazione L’Aquila: € 45,00
Quota ridotta per gli Associati CESCRIN - AISFIC - IPA: € 30,00
La quota Partecipazione può essere versata in sede di Seminario
Per prenotarsi è richiesto l’invio del Modulo Iscrizione a: cescrin@gmail.com oppure al fax 06-39372602
domenica 17 ottobre 2010
Omicidio Della Lungara
Vittima Claudia Agostini - Cold Case all'italiana.
Giovedì 6 maggio, ore 11:00, in Roma, presso l'Hotel Nova Domus, via Savonarola 38 (zona Prati), si è svolta una conferenza stampa per la riapertura del caso e per le iniziative proposte da Athos Agostini, padre della vittima. Morte misteriosa di Claudia Agostini, rinvenuta cadavere la mattina del 13 ottobre 2003 in Via Della Lungara, con le mani disposte sopra lo stomaco, composta e messa in posa. Morte che non è per precipitazione, investimento o malore.
sabato 16 ottobre 2010
Profilo criminale dell'assassino di via Poma
Soggetto territoriale dell'AIAG (l'ufficio dove lavorava Simonetta) che usa con disinvoltura la mano sinistra - tanto da sferrare un violento colpo alla tempia destra e ferite al collo, all'inguine - ; soggetto con conoscenza delle password usate da Simonetta per inserire i dati, dei computer dell'AIAG, degli orari di lavoro e delle presenze di Simonetta; soggetto territoriale avendo tentato una sommaria pulizia, avendo effettuato un rassettamento della scena del delitto e la pulizia delle impronte digitali. L'uccisione è avvenuta entro le 16,30-45: la telefonata fatta a Luigina Berettini è stata effettuata da una complice dell'assassino/a, fa parte di una complicata ed astutissima opera di depistaggio, di alterazione della scena (staging), di presa distanza dal crimine e dalla scena stessa, di procacciamento di alibi, di spostamento del momento del delitto. Omicidio del tipo d'impeto, in seguito a una profonda ferita narcisistica che ha prodotto rabbia distruttiva, volontà di colpire le zone di bellezza femminile (viso e occhi), di vita (il cuore), di maternità (il ventre), di sessualità (l'inguine): over kill e volontà di annichilire la vittima: 29 colpi di tagliacarte (poi lavato e rimesso a posto). Omicidio camuffato da tentativo di violenza sessuale e di furto (trafugamento dei soldi, delle chiavi e dei monili d'oro di Simonetta), omicidio di un soggetto prepotente e privo di controllo, aftter crime di una mente geniale: l'impulsivo e l'organizzato!
Big Seven di Via Poma
Copertina del libro
Scheda del libro
Intervista SKY TG 24 di Carmelo Lavorino su VIA POMA
Big Seven di Via Poma
Copertina del libro
Scheda del libro
Intervista SKY TG 24 di Carmelo Lavorino su VIA POMA
L'omicidio di Elisa CLAPS
L'accanimento brutale contro la vittima (oltre dieci pugnalate e coltellate con soffocamento = over kill combinato), le zone attinte dai colpi e la morfologia delle ferite, il tentativo di violenza sessuale, il luogo dell'omicidio coincidente col luogo del rinvenimento del cadavere, il luogo dell'ultima notizia in vita della vittima, le opportunità dell'approccio letale e il quadro criminologico investigativo completo, indicano un assassino che ha ucciso in seguito a una fortissima frustrazione e ferita narcisistica (rifiuto, non accondiscendenza), con una rabbia distruttiva covata e pronta ad esplodere, per tacitazione testimoniale: un soggetto organizzato e determinato sin dall'inizio all'omicidio e/o a un'aggressione maligna - quindi pronto a uccidere o colpire con rito appetitivo - che conosceva la vittima, che aveva padronanza ambientale, territoriale e di frequentazione dei luoghi del crimine, che ha goduto di protezioni e connivenze: un soggetto egoista, che aveva di già immaginato e fantasticato l'omicidio in seguito a rifiuto (per vendetta alla negazione), che usava muoversi equipaggiato col "kit assassino da destinare anche ad altri usi", che godeva della fiducia della vittima...
Mario ALESSI è inattendibile
E' penoso, offensivo e illogico che il rapitore di bambini Mario Alessi, ottimo attore multifaccia e multiversione, grande ballista ed accusatore della madre del proprio figlio, ignobile violentatore di una ragazza mentre il proprio figlioletto era stato appena operato da poco al cuore, allegro frequentatore di prostitute nigeriane (le quali "battevano" sul posto dove, guarda caso, è stato assassinato il piccolo Tommaso) e quindi traditore della propria donna, possa godere di un micron di credibilità e possa continuare a prendere in giro le istituzioni e i familiari delle vittime di orrende uccisioni (Tommaso e Meredith), oltre che avvocati, magistrati e familiari degli imputati. Se i difensori di Raffaele Sollecito pensano di avere intrapreso una buona strada puntando sulla ridicola versione di Alessi, hanno preso una cantonata coi fiocchi: l'inattendibilità e la credibilità di Alessi sono al massimo della scala ... in questo modo vanificano piste ed attività costruttive e positive! E poi, come mai tutti "confessano" a sua "santità" Mario Alessi, colui il quale, nonostante avesse rapito e ucciso (assieme al socio Salvatore Raimondi) il piccolo Tommaso, ebbe la faccia tosta, l'impudicizia e lo squallore di dichiarare "I bambini sono angeli, non si toccano, chi è stato a rapire il bambino è un FOGNA"? Come mai Alessi può continuare a sparare balle, ad avvelenare inchieste delicate, ad essere raggiunto e contattato da altri, a potere propinare versioni risibili? Attenzione, già c'è stato chi si è fatto "infinocchiare" da Alessi, non si continui sulla stessa strada!
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