LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE >>>VISUALIZZA LA SENTENZA<<<
PRIMO COMUNICATO DEL COLLEGIO DIFENSIVOLe motivazioni con cui la Cassazione ha annullato la sentenza di condanna di Antonella Conserva con rinvio, sono precise, logiche ed esaustive, ed hanno accolto in pieno le nostre tesi dandoci ragione su tutti i fronti. Ogni altra dichiarazione ci appare prematura, se non l'esprimere (1) ampia soddisfazione per il riconoscimento che la Giustizia ha conferito al nostro lavoro di analisi, investigativo e giuridico, (2) la speranza che l'innocente Antonella Conserva venga strappata dall'ingiusta carcerazione e che finalmente si possa dare volti e nomi precisi agli assassini del piccolo Tommaso Onofri ed ai mandanti del rapimento e della bieca uccisione, (3) il disappunto che la verità, gli assassini di Tommy e i mandanti del lurido rapimento siano stati cercati in modo scientifico e obbiettivo SOLTANTO da noi della difesa di Antonella Conserva, mentre i due Pubblici Ministeri e gli Avvocati dei familiari del piccolo Tommy si sono fatti turlupinare da Salvatore Raimondi, sino a chiederne la "santificazione giudiziaria" perché " ... è un bravo ragazzo".
ULTIMO PENSIERO: SAREBBE IL CASO CHE GLI AVVOCATI DEI FAMILIARI DI TOMMY E GLI INQUIRENTI (1) LA SMETTESSERO DI PERDERE TEMPO A PERSEGUITARE ANTONELLA CONSERVA ED A CONSIDERARLA LA "MATA HARI", (2) LA SMETTESSERO DI SANTIFICARE RAIMONDI, (3) CHE SI ACCODASSERO A NOI, GLI UNICI CHE SIN DALL'INIZIO HANNO INTUITO LE VERITA' NASCOSTE DELL'ABOMINEVOLE SEQUESTRO-ASSASSINIO. CHIEDO AI SUDDETTI DI FARE UN PASSO INDIETRO E DI COLLABORARE CON NOI PER AMORE DELLA GIUSTIZIA E DELLA VERITA'.Carmelo Lavorino
Criminologia. Criminalistica. Investigazione. Scienze Forensi. Intelligence. Sicurezza. Blog collegato ai siti www.carmelolavorino.com e www.detcrime.com - Luogo di pubblicazione Roma - Autore Prof. Carmelo Lavorino Tel. 338 5849111. Criminologo, Criminalista, Investigatore criminale, Profiler, Analista Scena Crimine. www.carmelolavorino.com
domenica 3 aprile 2011
sabato 2 aprile 2011
Delitto dell'OLGIATA ... lontano da VIA POMA
Dopo 20 anni è stato risolto il giallo dell’Olgiata grazie all’investigazione scientifica e criminalistica, alla tecnologia ed alla ricerca scientifica e criminologica, alla pazienza della parte offesa (marito e figli della vittima), alla volontà di risolvere il caso, al fatto che il filippino Manuel Winston abbia confessato.
Il 4 aprile scrissi "Speriamo che non arrivi qualcuno che faccia ritrattare il filippino, così facendolo divenire una star giudiziaria alla Michele Misseri e usandolo come biglietto d’entrata e grimaldello per talk show." ... ebbene ... questo si è verificato: sta arrivando la solita armata brancaleonesca a caccia della visibilità mass mediatica!
Speriamo che l’uomo non diventi una vittima splendente di pentimento e di sofferenza (o la pecorella smarrita tornata all’ovile), visto che il rimorso dell’omicidio lo avrebbe fatto soffrire per ben venti anni… angosciandolo sino a intenerirlo, tanto che ha chiamato una figlioletta come la vittima: "Alberica", così dimostrando astuzia, sadismo, capacità manipolatorie, egosimo, strumentalizzazione della figlia per procacciarsi alibi psicologici! Però, nonostante il pentimento, i gioielli e i soldi spariti si sono persi e il filippino non ne sa nulla (sic!!!) e, inoltre, dichiara di non ricordare nulla dell'accaduto, come se volesse dimostrare che al momento del fatto era incapace di intendere e/o di volere: ritengo tutto ciò sospetto e da miscelare con le lacrime da coccodrillo del reo confesso.
Sono del parere che Winston poteva essere incastrato già dall’inizio grazie agli elementi logici (movente, possibilità, opportunità, capacità, tempi, sincronie e incroci di alibi), alla sua territorialità ed alla facilità dei movimenti all'interno della villa stessa (i due cani della contessa lo hanno fatto passare, conoscenza di come entrare e come uscire, conoscenza del codice di accesso al garage), a una serie di indicatori del crimine già presenti nel puzzle che dovevano essere organizzati e collegati, alla metodica omicidiaria (aggressione in seguito a litigio, colpi con lo zoccolo, strozzamento tipico di arti marziali, copertura del volto come ultima parte della firma psicologica, ...), a qualche sua traccia biologica che all’epoca poteva di già essere tipizzata ma che non venne analizzata, al rapporto litigioso che aveva con la contessa: questo avrebbe impedito che il sospetto si potesse abbattere verso il marito della vittima Pietro Mattei e il giovane Roberto Jacono.
Ricordiamoci che sin dall'inizio l'omicidio era del tipo complesso e variegato con la prova evidente di più metodiche di aggressione e omicidiarie (colpi alla testa con lo zoccolo, tentativi di strozzamento atipico, tentativi di strangolamento, tentativi di soffocamento), con i chiar indicatori di (A) omicidio d'impeto in seguito a litigio e furto per tacitazione testimoniale, (B) della ovvia territorialità domestica, (C) della copertura dell'assassino di sesso maschile da parte di qualche territoriale di sesso femminile.
Era il classico caso da libro giallo-noir di alto livello!
Il caso dell’Olgiata mi ricorda – per le vicende investigative e per gli aspetti enigmatici – l’omicidio della professoressa catanese Antonella Falcidia, 4 dicembre 1993, assassinata nel suo appartamento con diverse pugnalate inferte con tecnica orientale, soldi spariti, orologio di valore al polso della vittima (come Alberica Filo della Torre). Venne puntato il marito e mantenuto nell’inferno del sospetto per 17 anni, tanto che nel 2007 venne incarcerato (poi liberato in seguito al ricorso al Tribunale del riesame), processato e - infine - assolto nel febbraio-marzo del 2011. Ebbene, anche in quel caso non hanno guardato verso una direzione che sto indicando da anni: la posizione di un collaboratore domestico della vittima proveniente dallo Sry Lanka, marito della badante, tale Antonio, oggi tornato nel suo Paese ...
Ultimi pensieri: 1) La traccia ematica dell'Olgiata col Dna del filippino Winston non ha nulla a che vedere con la traccia ematica di Via Poma e col suo Dna, sia ben chiaro: la prima è certa, è riferita a un solo tipo di sangue, ne sono state definite tutte e sedici le regioni alleliche; la seconda è l'ombra di un'incertezza vista di profilo ed al buio, sarebbe frutto di commistioni di due, tre e quattro sangui e Dna, ne sono state definite solo otto regioni alleliche. 2) Qualcuno ha coperto il filippino, lo ha aiutato nel depistaggio ed ha goduto di una buona parte dell'attività predatoria. 3) Se il filippino non confessava stavamo freschi.
Il 4 aprile scrissi "Speriamo che non arrivi qualcuno che faccia ritrattare il filippino, così facendolo divenire una star giudiziaria alla Michele Misseri e usandolo come biglietto d’entrata e grimaldello per talk show." ... ebbene ... questo si è verificato: sta arrivando la solita armata brancaleonesca a caccia della visibilità mass mediatica!
Speriamo che l’uomo non diventi una vittima splendente di pentimento e di sofferenza (o la pecorella smarrita tornata all’ovile), visto che il rimorso dell’omicidio lo avrebbe fatto soffrire per ben venti anni… angosciandolo sino a intenerirlo, tanto che ha chiamato una figlioletta come la vittima: "Alberica", così dimostrando astuzia, sadismo, capacità manipolatorie, egosimo, strumentalizzazione della figlia per procacciarsi alibi psicologici! Però, nonostante il pentimento, i gioielli e i soldi spariti si sono persi e il filippino non ne sa nulla (sic!!!) e, inoltre, dichiara di non ricordare nulla dell'accaduto, come se volesse dimostrare che al momento del fatto era incapace di intendere e/o di volere: ritengo tutto ciò sospetto e da miscelare con le lacrime da coccodrillo del reo confesso.
Sono del parere che Winston poteva essere incastrato già dall’inizio grazie agli elementi logici (movente, possibilità, opportunità, capacità, tempi, sincronie e incroci di alibi), alla sua territorialità ed alla facilità dei movimenti all'interno della villa stessa (i due cani della contessa lo hanno fatto passare, conoscenza di come entrare e come uscire, conoscenza del codice di accesso al garage), a una serie di indicatori del crimine già presenti nel puzzle che dovevano essere organizzati e collegati, alla metodica omicidiaria (aggressione in seguito a litigio, colpi con lo zoccolo, strozzamento tipico di arti marziali, copertura del volto come ultima parte della firma psicologica, ...), a qualche sua traccia biologica che all’epoca poteva di già essere tipizzata ma che non venne analizzata, al rapporto litigioso che aveva con la contessa: questo avrebbe impedito che il sospetto si potesse abbattere verso il marito della vittima Pietro Mattei e il giovane Roberto Jacono.
Ricordiamoci che sin dall'inizio l'omicidio era del tipo complesso e variegato con la prova evidente di più metodiche di aggressione e omicidiarie (colpi alla testa con lo zoccolo, tentativi di strozzamento atipico, tentativi di strangolamento, tentativi di soffocamento), con i chiar indicatori di (A) omicidio d'impeto in seguito a litigio e furto per tacitazione testimoniale, (B) della ovvia territorialità domestica, (C) della copertura dell'assassino di sesso maschile da parte di qualche territoriale di sesso femminile.
Era il classico caso da libro giallo-noir di alto livello!
Il caso dell’Olgiata mi ricorda – per le vicende investigative e per gli aspetti enigmatici – l’omicidio della professoressa catanese Antonella Falcidia, 4 dicembre 1993, assassinata nel suo appartamento con diverse pugnalate inferte con tecnica orientale, soldi spariti, orologio di valore al polso della vittima (come Alberica Filo della Torre). Venne puntato il marito e mantenuto nell’inferno del sospetto per 17 anni, tanto che nel 2007 venne incarcerato (poi liberato in seguito al ricorso al Tribunale del riesame), processato e - infine - assolto nel febbraio-marzo del 2011. Ebbene, anche in quel caso non hanno guardato verso una direzione che sto indicando da anni: la posizione di un collaboratore domestico della vittima proveniente dallo Sry Lanka, marito della badante, tale Antonio, oggi tornato nel suo Paese ...
Ultimi pensieri: 1) La traccia ematica dell'Olgiata col Dna del filippino Winston non ha nulla a che vedere con la traccia ematica di Via Poma e col suo Dna, sia ben chiaro: la prima è certa, è riferita a un solo tipo di sangue, ne sono state definite tutte e sedici le regioni alleliche; la seconda è l'ombra di un'incertezza vista di profilo ed al buio, sarebbe frutto di commistioni di due, tre e quattro sangui e Dna, ne sono state definite solo otto regioni alleliche. 2) Qualcuno ha coperto il filippino, lo ha aiutato nel depistaggio ed ha goduto di una buona parte dell'attività predatoria. 3) Se il filippino non confessava stavamo freschi.
mercoledì 9 marzo 2011
OMICIDIO YARA: IL PROFILO CRIMINALE LOGICO INVESTIGATIVO
AL 10 MARZO 2011
PREMESSA - Il profilo viene aggiornato in base ai dati che vengono acquisiti, classificati e sistemizzati. I dati sono del tipo forense, criminalistico, criminologico, investigativo, testimoniale, d'intelligence e scientifico.
1 - CRONOLOGIA DEI MOVIMENTI DI YARA. 2 - QUINDICI CONSIDERAZIONI. 3 - DATI CERTI, VINCOLI, LIMITI E CONDIZIONI. 4 - QUATTRO SCENARI OMICIDIARI. 5- QUATTRO MOVENTI OMICIDIARI A SFONDO SEX. 6 - NOVE TIPOLOGIE DELLA COMBINAZIONE CRIMINALE. 7 - TRE GLI SNODI PRINCIPALI DELL’ENIGMA. 8 - TRE I PROFILI CRIMINALI ESECUTIVI DEL SOGGETTO IGNOTO E UN SOLO PROFILO BASICO. 9 – I QUESITI DA RISOLVERE ... segue
PREMESSA - Il profilo viene aggiornato in base ai dati che vengono acquisiti, classificati e sistemizzati. I dati sono del tipo forense, criminalistico, criminologico, investigativo, testimoniale, d'intelligence e scientifico.
1 - CRONOLOGIA DEI MOVIMENTI DI YARA. 2 - QUINDICI CONSIDERAZIONI. 3 - DATI CERTI, VINCOLI, LIMITI E CONDIZIONI. 4 - QUATTRO SCENARI OMICIDIARI. 5- QUATTRO MOVENTI OMICIDIARI A SFONDO SEX. 6 - NOVE TIPOLOGIE DELLA COMBINAZIONE CRIMINALE. 7 - TRE GLI SNODI PRINCIPALI DELL’ENIGMA. 8 - TRE I PROFILI CRIMINALI ESECUTIVI DEL SOGGETTO IGNOTO E UN SOLO PROFILO BASICO. 9 – I QUESITI DA RISOLVERE ... segue
La 2a edizione del volume "Il delitto di Via Poma. Sulle tracce dell'assassino", autore Carmelo Lavorino
LA SCHEDA DEL LIBRO
I PUNTI SALIENTI DELLA SECONDA EDIZIONE DEL VOLUME DI CARMELO LAVORINO “IL DELITTO DI VIA POMA”, UN’ANALISI CRIMINALE METICOLOSA, TAGLIENTE ED ESAUSTIVA
ULTIMA CONSIDERAZIONE. Scarta l'impossibile, quello che ti resta, anche se improbabile,E' LA VERITA'
INDICE DEL VOLUME
GLI ARGOMENTI DEL LIBRO
LE LIBRERIE DOVE E' REPERIBILE IL VOLUME
I PUNTI SALIENTI DELLA SECONDA EDIZIONE DEL VOLUME DI CARMELO LAVORINO “IL DELITTO DI VIA POMA”, UN’ANALISI CRIMINALE METICOLOSA, TAGLIENTE ED ESAUSTIVA
ULTIMA CONSIDERAZIONE. Scarta l'impossibile, quello che ti resta, anche se improbabile,E' LA VERITA'
INDICE DEL VOLUME
GLI ARGOMENTI DEL LIBRO
LE LIBRERIE DOVE E' REPERIBILE IL VOLUME
martedì 8 marzo 2011
I PUNTI SALIENTI DEL VOLUME “IL DELITTO DI VIA POMA”, UN'ANALISI CRIMINALE ESAUSTIVA
I PUNTI SALIENTI DELLA SECONDA EDIZIONE DEL VOLUME DI CARMELO LAVORINO "IL DELITTO DI VIA POMA", UN'ANALISI CRIMINALE METICOLOSA, TAGLIENTE ED ESAUSTIVA
Orario della morte. L’assassino ha colpito Simonetta con la mano sinistra. Soggetto territoriale. Le asserite telefonate delle 17 e delle 17,35 sono il frutto di un’abilissima opera di depistaggio. La telefonata fantasma a tre facce. L’arma del delitto e la firma operativa dell’assassino. L’alterazione della scena dopo il depistaggio delle telefonate pomeridiane. L’apodittico scenario con Busco assassino con sette pilastri d’argilla... segue
Orario della morte. L’assassino ha colpito Simonetta con la mano sinistra. Soggetto territoriale. Le asserite telefonate delle 17 e delle 17,35 sono il frutto di un’abilissima opera di depistaggio. La telefonata fantasma a tre facce. L’arma del delitto e la firma operativa dell’assassino. L’alterazione della scena dopo il depistaggio delle telefonate pomeridiane. L’apodittico scenario con Busco assassino con sette pilastri d’argilla... segue
martedì 1 marzo 2011
PROGRAMMA SEMINARIO CESCRIN
"LA LOGICA DELL'INDAGINE E L'ERRORE GIUDIZIARIO: DELITTI IRRISOLTI, COLD CASES, INNOCENTI IN CARCERE E COLPEVOLI IN LIBERTA'".
Sede: Istituto San Giuseppe - Aula Bacciarini
Via Giovanni Bovio, n° 44 - ROMA (zona Prati, di fronte il Mercato dei Fiori)
Orario: 09,30 - 13,00 / 14,00 - 17,00
SONO BLOCCATE LE ISCRIZIONI ESSENDO STATO RAGGIUNTO IL NUMERO MASSIMO DI 60 ISCRITTI
RELATORI
Sen. Prof. Avv. Ferdinando Imposimato. Dott. Carmelo Lavorino. Dott. Marco Lilli. Prof. Avv. Eduardo Rotondi. Prof. Francesco Sidoti. Avv. Luigi Vincenzo.
PROGRAMMA
Ore 9,30 – Dott. Marco Lilli
Apertura dei lavori. Prolusione. L'errore giudiziario nella storia.
Ore 10,00 – Dott. Carmelo Lavorino
Classificazione degli errori investigativi e giudiziari. La logica dell’indagine per evitare l’errore (Parte nr 1).
Ore 11,15 – Sen. Prof. Avv. Ferdinando Imposimato
L’errore giudiziario e la valutazione della prova e dell’indizio. L’errore giudiziario e le parti processuali: L’errore giudiziario, le indagini e il giudizio.
Ore 12,15 – Avv. Luigi Vincenzo
Errori logici investigativi disseminati nelle varie fasi processuali.
Casi di storia: processo Morlando vittima Igor Franchini; omicidio Pacciarella; omicidio della Lungara; processo Conserva.
PAUSA
Ore 14,00 – Prof. Avv. Eduardo Rotondi
La logica, l’indizio e la prova.
Casi di storia: omicidio di Arce (vittima Serena Mollicone, imputato Carmine Belli); omicidio di Tommaso Onofri imputata Antonella Conserva.
Ore 15,00 - Dott. Carmelo Lavorino – Avv. Luigi Vincenzo
La logica dell’indagine per evitare l’errore (Parte nr 2).
Ore 16,00 – Prof. Francesco Sidoti
Il paradigma indiziario, l’errore investigativo e l’errore giudiziario.
Conclusioni sull’errore giudiziario e la logica dell’indagine.
Ore 17,00
CONSEGNA ATTESTATI DI PARTECIPAZIONE
ORE 17,30: PRESENTAZIONE DEL VOLUME "IL DELITTO DI VIA POMA - SULLE TRACCE DELL'ASSASSINO" autore Carmelo Lavorino Seconda Edizione (pag. 420) - "L'uccisione di Simonetta Cesaroni: Chi è il killer? E' un interno o un esterno di Via Poma? Raniero Busco colpevole o innocente? Il processo contro Raniero Busco: perché l'accanimento? La morte di Pietrino Vanacore: omicidio o suicidio? ANALISI INVESTIGATIVA CRIMINALE". Intervista all'avv. Raniero Valle. Intervista al difensore di Busco avv. Paolo Loria.
EDIZIONI ALBATROS.
Sede: Istituto San Giuseppe - Aula Bacciarini
Via Giovanni Bovio, n° 44 - ROMA (zona Prati, di fronte il Mercato dei Fiori)
Orario: 09,30 - 13,00 / 14,00 - 17,00
SONO BLOCCATE LE ISCRIZIONI ESSENDO STATO RAGGIUNTO IL NUMERO MASSIMO DI 60 ISCRITTI
RELATORI
Sen. Prof. Avv. Ferdinando Imposimato. Dott. Carmelo Lavorino. Dott. Marco Lilli. Prof. Avv. Eduardo Rotondi. Prof. Francesco Sidoti. Avv. Luigi Vincenzo.
PROGRAMMA
Ore 9,30 – Dott. Marco Lilli
Apertura dei lavori. Prolusione. L'errore giudiziario nella storia.
Ore 10,00 – Dott. Carmelo Lavorino
Classificazione degli errori investigativi e giudiziari. La logica dell’indagine per evitare l’errore (Parte nr 1).
Ore 11,15 – Sen. Prof. Avv. Ferdinando Imposimato
L’errore giudiziario e la valutazione della prova e dell’indizio. L’errore giudiziario e le parti processuali: L’errore giudiziario, le indagini e il giudizio.
Ore 12,15 – Avv. Luigi Vincenzo
Errori logici investigativi disseminati nelle varie fasi processuali.
Casi di storia: processo Morlando vittima Igor Franchini; omicidio Pacciarella; omicidio della Lungara; processo Conserva.
PAUSA
Ore 14,00 – Prof. Avv. Eduardo Rotondi
La logica, l’indizio e la prova.
Casi di storia: omicidio di Arce (vittima Serena Mollicone, imputato Carmine Belli); omicidio di Tommaso Onofri imputata Antonella Conserva.
Ore 15,00 - Dott. Carmelo Lavorino – Avv. Luigi Vincenzo
La logica dell’indagine per evitare l’errore (Parte nr 2).
Ore 16,00 – Prof. Francesco Sidoti
Il paradigma indiziario, l’errore investigativo e l’errore giudiziario.
Conclusioni sull’errore giudiziario e la logica dell’indagine.
Ore 17,00
CONSEGNA ATTESTATI DI PARTECIPAZIONE
ORE 17,30: PRESENTAZIONE DEL VOLUME "IL DELITTO DI VIA POMA - SULLE TRACCE DELL'ASSASSINO" autore Carmelo Lavorino Seconda Edizione (pag. 420) - "L'uccisione di Simonetta Cesaroni: Chi è il killer? E' un interno o un esterno di Via Poma? Raniero Busco colpevole o innocente? Il processo contro Raniero Busco: perché l'accanimento? La morte di Pietrino Vanacore: omicidio o suicidio? ANALISI INVESTIGATIVA CRIMINALE". Intervista all'avv. Raniero Valle. Intervista al difensore di Busco avv. Paolo Loria.
EDIZIONI ALBATROS.
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