MIA PRIMA
CONSIDERAZIONE
Mi
sembra che l'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Miche
Buoninconti, marito della vittima Elena Ceste, sia il frutto della
pressione mediatica dei sedicenti "giornalisti investigativi"
e dei saccentoni dei servizi sociali, della logica di un traballante
"terzo escluso", di un insieme di indizi a due/tre facce,
di una logica investigativa obsoleta, di una caccia alle streghe ed
al marito "antipatico" "strano", "incerto",
"maleducato con i giornalisti" e "misterioso":
questo
a prescindere dalla colpevolezza o non di Michele Buoninconti!
Attenzione,
non c'è alcuna certezza che trattasi di omicidio, le prove
scientifiche latitano, la fisiognomica non c'entra proprio nulla, le
incertezze e le contraddizioni del marito sono caratteriali e non
significative!
E
nemmeno mi convince la dichiarazione del colonnello dei CC Fabio
Federici
"La donna sarebbe deceduta per morte violenta nella sua
abitazione...il movente sarebbe...".
Mie
cinque domande... per ora: (1) quale traccia assolutamente
certa
prova che la morte sia avvenuta in casa? Mistero. Non è uscita fuori
questa traccia regina. (2) Come si fa a dire che trattasi di morte
violenta visto che non si conoscono le cause della morte e gli
eventuali mezzi? (3) Perché si presentano "certezze"
ammantate da dubbi e da verbi espressi col modo condizionale dubitativo? (4)
Perché il movente viene presentato come ipotetico e incerto?
(5) Perché si parla di "OMICIDIO PREMEDITATO" laddove, se il marito fosse colpevole, il suo gesto assassino e i "depistaggi" sarebbero il risultato di un modus operandi sgangherato, istintivo e disorganizzato e di un'aggressione d'impeto?
(5) Perché si parla di "OMICIDIO PREMEDITATO" laddove, se il marito fosse colpevole, il suo gesto assassino e i "depistaggi" sarebbero il risultato di un modus operandi sgangherato, istintivo e disorganizzato e di un'aggressione d'impeto?
Penso
che il Tribunale del Riesame potrebbe capovolgere la situazione...SE
E SOLO
SE LA DIFESA LAVORERÀ OTTIMAMENTE.