Il
Pool di Difesa di un indagato o di un imputato deve trovarle e
provarle TUTTE per scagionare il proprio assistito, ma queste "TUTTE"
devono essere attività e conclusioni leali, scientifiche e logiche,
non squallidi metodi per parlare in trasmissioni televisive, fare
clamore ed essere illuminati dai riflettori. Altrimenti si fa come il
gatto che dopo avere messo a soqquadro la dispensa rispose alla
domanda del "Cosa
hai fatto?"
con "Non
lo so...ma abbiamo fatto una casino infernale..e solo questo ci
interessa fare!".
La
famosa traccia 31G20 rilevata sulle mutandine di Yara contenete il
DNA nucleare di Bossetti e quello mitocondriale di Yara e di un altro
eventuale soggetto che non è Bossetti, è frutto di commistione di
tre tracce biologiche di tre soggetti: Yara Gambirasio, Massimo
Bossetti e una terza persona (eventuale).
Quindi
il DNA nucleare di Bossetti è presente con assoluta certezza su due
punti critici della scena del crimine collegati all'azione
aggressiva: mutandine e leggins di Yara ...e il polverone alzato con
questione del DNA mitocondriale non reca alcun vulnus a questo dato
oggettivo.
ALCUNE
RIFLESSIONI
Il
DNA nucleare di Bossetti è contestualizzabile all'omicidio perché è
allocato su due punti critici e topici dell'intimità e del nucleo
della scena del crimine, a prescindere dal DNA mitocondriale di un
soggetto terzo.
Bossetti
è stato colto con la pistola fumante (il proprio DNA sui punti
critici) e non sa spiegarne il motivo in
uno scenario d'innocenza,
ed è inopportuno parlare di "inversione dell'onere della prova"
perché le indagini difensive devono produrre scenari alternativi
interni ed esterni, altrimenti la pistola fumante diviene prova.
Ed
ancora. Il DNA nucleare serve per identificate, il DNA mitocondriale
serve per escludere. E i casi che si possono presentare quando si
comparano due DNA mitocondriali sono sette, di cui uno solo esclude
che appartengono alla stessa persona (devono esserci due o più
differenze nucleotidiche), gli altri sei non escludono. Domanda:
cosa ci dice la comparazione dei DNA mitocondriali di Bossetti e del
"secondo ignoto"...di quale caso trattasi?
A
TAL PROPOSITO RIPORTO QUANTO
SCRITTO E CODIFICATO NEL MASTER DI GENETICA FORENSE A CURA DEL PROF.
GIUSEPPE NOVELLI E DEL DOTT. MASSIMILIANO GIARDINA.
INTERPRETAZIONE
DEI RISULTATI DI SEQUENZA
Dal
momento che il DNA mitocondriale si trasmette per linea materna ed in
assenza di ricombinazione, non può considerarsi un sistema
identificativo, bensì un metodo utile per escludere la compatibilità
tra campioni, tracce biologiche e reperti.
L’interpretazione
dei risultati delle sequenze mitocondriali è suggerita da specifiche
raccomandazioni SWGDAM (Scientific Working Group on DNA Analysis
Methods- 2003) e deve tenere in considerazione l’eventuale presenza
di eteroplasmia e la possibilità di risultati non attendibili. In
particolare, possiamo distinguere vari casi:
I
caso: due sequenze di DNA mitocondriale alle regioni HV1 e/o HV2 si
dimostrano identiche in ogni nucleotide.
In tal caso non
possiamo escludere
che i due campioni appartengano alla stessa persona o a persone
imparentate in linea materna.
II
caso: due sequenze di DNA mitocondriale alle regioni HV1 e/o HV2
mostrano
due o più differenze nucleotidiche.
In tal caso possiamo
escludere
che i due campioni appartengano alla stessa persona o a persone
imparentate in linea materna.
III
caso: due sequenze di DNA mitocondriale alle regioni HV1 e/o HV2
mostrano soltanto una
differenza nucleotidica.
In tal caso il
risultato sarà inconclusivo.
IV
caso: due sequenze di DNA mitocondriale alle regioni HV1 e/o HV2 si
dimostrano identiche in ogni nucleotide eccetto
per una base che risulta ambigua in una delle due sequenze.
In
tal caso non possiamo escludere
che i due campioni appartengano alla stessa persona o a persone
imparentate in linea materna.
V
caso: due sequenze di DNA mitocondriale alle regioni HV1 e/o HV2 si
dimostrano identiche in ogni nucleotide eccetto
per alcune basi che, in siti differenti nelle due sequenze, abbiamo
dato risultati ambigui o non-interpretabili.
In tal caso non
possiamo escludere
che i due campioni appartengano alla stessa persona o a persone
imparentate in linea materna.
VI
caso: due sequenze di DNA mitocondriale alle regioni HV1 e/o HV2 si
dimostrano identiche in ogni nucleotide ma è rilevata eteroplasmia
in una specifica base in una delle due sequenze. Se
una delle due basi eteroplasmiche è presente nell’altra sequenza,
non possiamo escludere che i due campioni appartengano alla stessa
persona o a persone imparentate in linea materna.
VII
caso: due sequenze di DNA mitocondriale alle regioni HV1 e/o HV2 si
dimostrano identiche in ogni nucleotide ed è rilevata eteroplasmia
allo stesso sito, in entrambe le sequenze.
In tal caso non
possiamo escludere
che i due campioni appartengano alla stessa persona o a persone
imparentate in linea materna.
Quindi
A PRESCINDERE SE
BOSSETTI È INNOCENTE O COLPEVOLE E A PRESCINDERE DAL DNA
MITOCONDRIALE,
è meglio che la
Difesa di Bossetti si dia da fare ad esperire INDAGINI DIFENSIVE COME
IL MANUALE E LA BIBBIA PRETENDONO e che non insegua più le chimere
della visibilità mass mediatica, cosa che fa bene all'Ego ma non
alla Verità, alla Giustizia ed al Sospettato chiunque egli sia.
LE
INDAGINI DIFENSIVE SONO ALTRA COSA...E SONO INCOMPATIBILI CON GLI
SPECCHIETTI ACCHIAPPALLODOLE!!
UN
PENSIERO PER GLI INQUIRENTI E PER LA PARTE OFFESA
È
stato un errore imperdonabile non pianificare, organizzare e
coordinare un piano esecutivo, di controllo e d'intelligence per fare
cadere in trappola "IGNOTO 1" dopo la sua individuazione,
cioè, mantenere segreta la sua individuazione e creargli una serie
di situazioni speciali, di insicurezza, di ansia, di sospetti, di
pericolo e di provocazioni tali da farlo scoprire, da fargli
comunicare ad altri il proprio operato, da farlo tradire e farlo
cadere in contraddizione. Questo, anche perché è ovvio che
l'assassino di Yara dal 26 novembre di quattro anni fa ha avuto
tempo, modi, sistemi e mezzi sia per cancellare ogni legame fra sé e
il crimine, fra sé e la scena, sia per depistare, inquinare,
alterare, contaminare e distruggere.