C’è da chiedersi come mai sul corpo e sui vestiti di Melania non siano state rinvenute tracce dell’azione di animali boschivi e i loro residui organici ed alcuna spora degli alberi, nonostante il corpo sia rimasto sul posto per 48 ore. È altamente probabile che sia stato ricoperto con un telo mimetico. Tale considerazione porta a individuare particolari possibilità, capacità, opportunità, competenze e logistica del soggetto ignoto.
Se sugli slip e sui pantaloni di Melania non vi sono tracce organiche del bisogno corporale che è stato ipotizzato stesse attuando (accosciata per fare la pipì), si deve disegnare una nuova dinamica del delitto e dell’aggressione alle spalle e ulteriori inedite attività di depistaggio ed alterazione della scena.
Occorre verificare la corrispondenza fra i fori, le lacerazioni e i tagli sugli abiti di Melania e le lesioni sul cadavere per definire la linea esecutiva cronologica del crimine.
Certo è che ci sono state, COME MINIMO, due diverse fasi esecutive temporali di aggressione, di inflizione dei colpi d’arma bianca e di manipolazione della vittima.