7 AGOSTO: 26 ANNI FA L’OMICIDIO
DI SIMONETTA CESARONI / IL GIALLO DI VIA POMA – GIALLO DEI GIALLI:
CONSIDERAZIONI E SOLUZIONE.
Il GIALLO DEI GIALLI ITALIANO arriva
a quota anni 26 anni e, nonostante vi siano forti elementi per individuare
l’assassino e la combinazione criminale di copertura, il caso resta irrisolto.
Come mai? Di chi è la causa?
Quali sono le cause? La risposta è semplice: le miserie dell’animo umano, il
velenoso narcisismo invisibile ma sfrenato, l’invidia, la voglia di
protagonismo e l’impossibilità di ammettere la vittoria altrui, l’incapacità di
ammettere di avere sbagliato e che “un libero cervello privato pagato da
nessuno” ci ha azzeccato meglio di “cento cervelli pubblici pagati dallo
Stato”.
Come mai nessun intelligentone /
saccentone dello Stato vuole o sa smentire le mie conclusioni sul fatto che
l’assassino ha usato la mano sinistra per colpire Simonetta Cesaroni al volto
con uno schiaffone e che ha usato diverse volte la mano sinistra per
trafiggerla col tagliacarte? Sul fatto che il suo sangue è di gruppo A DQAlfa
4/4 e che è un territoriale di Via Poma? Che le piste logico-investigative si
fermano di fronte a due porte, contesti e gruppi familiari ambedue collegati a
Via Poma? Che il pulitore chiamato dall’assassino “per sistemare le cose” sapeva
che il tagliacarte/arma del delitto era di Maria Luisa Sibilia, tanto che lo ha
pulito è rimesso sulla scrivania di quest’ultima, ma non che Maria Luisa
Sibilia dalle ore 11 ne aveva perso le tracce perché il tagliacarte non era più
sulla sua scrivania?
Il profilo dell’assassino di Via
Poma è stato da me tracciato da anni, ma “il sonno della ragione genera mostri”
(Goya) e "Spegnere il lume è un mezzo opportunissimo per non vedere la
cosa che non piace, ma non per vedere quella che si desidera" (Alessandro
Manzoni).
MORALE DELLA FAVOLA: PER TROVARE
L’ASSASSINO DI VIA POMA OCCORRE CAMBIARE METODO, OCCHI, MENTE, DECISORI E
MENTALITÀ, OCCORRE ESSERE UMILI, CREATIVI E “DARE A CESARE…”.