Ad esiti pervenuti degli accertamenti
tecnici disposti dal Pm dott. Alfredo Mattei, ai quali abbiamo unito i
risultati delle nostre indagini difensive, fra cui l'analisi
criminalistica e tridimensionale del luogo del rinvenimento del corpo
della vittima, una valutazione psicologica della vittima e diverse
considerazioni criminologiche e investigative, fra cui elementi di criminal profiling e l'individuazione del movente, dell'intento primario, del contesto, della metodica criminoesecutiva e del modus operandi, riteniamo che siano emerse tracce di
un'azione aggressiva sulla vittima, tipo colpi al volto tali da produrre fratture nasali, seguite da azioni di omicidio premeditato tramite strangolamento.
Trattasi quindi di azione di aggressione violenta seguita da omicidio premeditato per autosicurezza, tacitazione testimoniale e volontà di eliminare il testimone della propria violenza fisica, il tutto culminato nell'abile opera di occultamento del cadavere. Modus operandi organizzato, tecnica criminale valida e meticolosa.
Allora
non serviranno i voli pindarici, i deragliamenti, i silenzi, le mezze verità, i vagheggi e i
sofismi di chi è accusato dell'omicidio della povera Samantha.Trattasi quindi di azione di aggressione violenta seguita da omicidio premeditato per autosicurezza, tacitazione testimoniale e volontà di eliminare il testimone della propria violenza fisica, il tutto culminato nell'abile opera di occultamento del cadavere. Modus operandi organizzato, tecnica criminale valida e meticolosa.
Naturalmente l'avv. Eduardo Rotondi, incaricato dalla madre e dalla sorella della vittima, imposterà la linea, la strategia e la tattica processuali e noi del pool tecnico-investigativo collaboreremo in tal senso (come già è avvenuto in altre occasioni).
Prof. Carmelo Lavorino
Dott. Enrico Delli Compagni
Due vedute del luogo del rinvenimento del corpo di Samantha Fava |
Enrico Delli Compagni |
Eduardo Rotondi e Carmelo Lavorino |
Una fase del sopralluogo |